Nicolas Kayser-Bril, giornalista di dati ad Algorithm Watch, ha coordinato l’inchiesta congiunta di AW e EDJNet sull’algoritmo di Instagram . In questo video spiega perché l’argomento dell’inchiesta è tanto importante e illustra il modo in cui è stato possibile indagarlo, nonostante la mancanza di trasparenza dell’algoritmo. I dati che sono emersi indicano che Instagram favorisce le foto di uomini o donne poco vestiti – e questo ha un impatto sia sul successo dei singoli creatori di contenuti, sia sulle visioni degli utenti.
La strada per trasformare l’Europa in una società dalla connettività ultra-veloce sembra essere ancora lunga e, come spesso accade, poco uniforme. Il punto della situazione
Clara Guibourg, data journalist presso Journalism ++/Newsworthy, ha contribuito alla copertura giornalistica di EDJNet della pandemia da COVID-19 con un'indagine sulle morti in eccesso in Europa . In questo video racconta di come si è avvicinata all'argomento a partire dall'estate 2020, focalizzandosi sulle diverse tipologie di fonti e i loro limiti. Ci parla inoltre di alcune delle scoperte più interessanti del proprio lavoro, degno di nota sia per la sua portata (in quanto include la maggior parte del territorio europeo) sia per la sua scala (i dati sulle morti in eccesso si riferiscono alle regioni).
Nel 2020 più della metà delle notifiche emesse dal sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi dell’Unione europea ha riguardato prodotti provenienti da paesi extra-UE. Se questi non saranno in grado di adattare le proprie filiere produttive alle normative comunitarie in materia di sicurezza alimentare, i rischi per i cittadini europei non diminuiranno
Da un lato la presenza femminile negli organi legislativi dei paesi Ue è aumentata negli anni. Dall’altro, l’accesso alle posizioni chiave del potere politico risulta ancora limitato per le donne, in alcuni stati membri più che in altri
Le donne costituiscono circa un terzo dei membri dei governi nei paesi dell'Ue. Questa quota è andata aumentando negli anni e supera il 50% in alcuni paesi. Tuttavia, l’accesso alla guida del governo e ai ministeri di maggior peso risulta ancora limitato per le donne
Depressione e ansia si possono curare nel sistema sanitario nazionale? In tanti paesi europei il servizio pubblico è purtroppo inadeguato, se non addirittura inesistente. Lunghe liste di attesa, ticket o risorse limitate spingono i pazienti verso il privato. Ma in quanti se lo possono permettere?
Ángela Bernardo, giornalista di dati di Civio, ha coordinato l’inchiesta di EDJNet sull’accesso alle cure per la salute mentale in Europa. In questo video presenta il modo in cui il gruppo di giornalisti, designer e analisti di dati ha approcciato il tema e segnala alcuni dei risultati più interessanti del loro lavoro. La cura della salute mentale, che include sia le cure psicologiche che quelle psichiatriche, è fondamentale per il benessere di moltissime persone, soprattutto dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19. Tuttavia per chi soffre non è sempre facile accedere alle cure, soprattutto all’interno della sanità pubblica.
Prima degli stanziamenti aggiuntivi, come il recovery fund, uno dei primi strumenti messi in campo dall’Ue è stata la possibilità per gli stati di reindirizzare i propri fondi europei nel contrasto all’emergenza. Spagna, Italia, Polonia e Romania i paesi con i maggiori ricollocamenti nel comparto sanitario
In molti paesi ad alto reddito, i lavoratori immigrati, uomini e donne, rappresentano una quota significativa della forza lavoro e contribuiscono in modo importante alla società e all’economia, tuttavia guadagnano quasi il 13% in meno rispetto ai lavoratori nazionali e questo divario si sta allargando.